taccüino s. m. [dall’arabo taquīm, lat. mediev. tacuinum]. – 1. Libriccino con fogli bianchi per appunti: …. b. Piccolo album per disegni, schizzi, abbozzi: ….

Un mondo dentro le pagine di un taccuino……ed io in questo mondo passo gran parte del mio tempo….

I taccuini rispondono ad un’urgenza espressiva, sia essa di pura riflessione estetica o di ricerca, o di semplice esigenza del gesto espressivo. I segni, i disegni, gli schizzi, arrivano alle pagine del taccuino in modo immediato e profondo. A volte non sono i disegni, gli schizzi, i collage che riproduco nelle pagine dei miei numerosi taccuini che parlano in modo diretto. È soprattutto ciò che si vede sottotraccia che ha un profondo significato e privato. A volte quel desiderio di sfogliare un taccuino con in mano una lente di ingrandimento per rintracciare quei segni che a prima vista l’occhio non coglie. Quella traccia, quella cancellatura, quella nota scritta a margine di un disegno, quella sbavatura, quella macchia, quello strappo nascondono un percorso intimo, a volte segreto.

Perché nelle pagine di un taccuino il gesto è autentico, libero, spontaneo non controllato e risponde ad un’urgenza espressiva di quel momento che ha l’intento di fissare sensazioni, sentimenti, stati d’animo sinceri.

Il taccuino è il custode prezioso di gesti creativi improvvisi o meditati che rimangono depositati e all’occorrenza rivivono quando entriamo in relazione con essi.